Colesterolo: cosa Dobbiamo Sapere

Atheroscler. Rep., Vol. 14, 2022, Pp

Di qui viene eliminato nel lume intestinale in parte come sali biliari e in parte come colesterolo libero. Al contrario i grassi polinsaturi, ricchi di doppi legami, contenuti negli oli vegetali e nel pesce, svolgono un ruolo protettivo nei confronti dell'ipercolesterolemia; fa eccezione l'olio d'oliva, poiché l'acido oleico contiene un solo doppio legame. Tuttavia, a differenza di grassi, il colesterolo non può essere sudato o bruciato per produrre energia; inoltre si trova solo nei prodotti di origine animale, tra cui la carne, pollo, pesce, uova, e nei prodotti lattiero-caseari ad alto contenuto di grassi. Tecnicamente, il grasso ingerito viene assorbito nell’intestino per poi giungere al fegato; da qui il grasso deve essere distribuito al resto del corpo così da poter essere usato per la produzione di energia o depositato nelle cellule adipose. Nè può essere tollerato lo spreco di denaro pubblico per “grandi opere”, come si configura il progetto della regione Lombardia - radere al suolo e ricostruire più bello l'OPG di Castiglione delle Stiviere - la cui base culturale si rintraccia nell'alienismo ottocentesco (1800), e nemmeno nel migliore. Le LDL sono un prodotto del metabolismo delle VLDL di sintesi epatica (entrambe contengono ApoB100) e trasportano il colesterolo dal fegato ai tessuti, dove esso viene utilizzato per una varietà di processi; quando però le LDL sono presenti in concentrazioni eccessive, il loro accumulo nella parete arteriosa promuove lo sviluppo dell'aterosclerosi.

L'effetto dei grassi saturi sul metabolismo delle LDL sembra legato principalmente alla riduzione del numero dei recettori per le LDL. Contiene anche il fattore lipotropo inositolo che agisce favorevolmente sul metabolismo lipidico: l’inositolo entra infatti nella struttura delle molecole adibite al trasporto dei lipidi nel plasma ed è inoltre nei fosfolipidi delle membrane cellulari con conseguenti effetti sui trigliceridi e lipidi. Negli anni cinquanta, tuttavia, gli studi sul metabolismo di Groen nei Paesi Bassi e di Kinsell, Ahrens e Keys in USA hanno chiarito che gli acidi grassi saturi della dieta erano molto più importanti nell'innalzare la colesterolemia, specialmente quelli con 12-16 atomi di carbonio. L’altro principale motivo per cui il colesterolo è molto importante è che è il precursore di una moltitudine di sostanze e ormoni (di natura lipidica appunto). In condizioni di digiuno (cioè quando simvastatin generici ordine si effettuano le analisi), il colesterolo presente nel sangue è per la maggior parte (60-75%) quello trasportato dalle LDL, per cui il dosaggio del colesterolo plasmatico totale è un indice, anche se molto approssimativo, del colesterolo LDL.

È doveroso sottolineare che l'alimentazione incide solo in parte alla determinazione del colesterolo totale e che l'esercizio fisico giornaliero, in particolar modo quello di tipo aerobico, svolge un ruolo importantissimo nel ripristinare il giusto equilibrio tra i livelli di colesterolo buono e colesterolo cattivo. Un consulto medico preventivo è comunque sempre utile e diventa essenziale in presenza di alcune condizioni quali: malattie cardiovascolari (angina, infarto, ictus), ridotta tolleranza agli sforzi fisici (fiato corto, dolore o senso di pressione al petto che sopraggiunge durante l’esercizio fisico), ezetimibe costo grave osteoporosi, terapie farmacologiche in corso, frequenti episodi di vertigini o svenimenti. L'ipercolesterolemia, soprattutto quella da LDL, rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio per le malattie cardiovascolari su base aterosclerotica (cardiopatia ischemica e ictus ischemico). Come già detto, si tratta di un grasso presente nel sangue, prodotto dall’organismo e che, per una piccola parte, introduciamo anche con la dieta. L’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare/Health Examination Survey (OEC/HES) è stata una vasta indagine epidemiologica condotta nel 2008-2012 in 23 comuni italiani di tutte le regioni. Nel 2019 sono state elaborate le linee guida europee European Society of Cardiology/European Atherosclerosis Society (ESC/EAS) che impiegano le tabelle di rischio Systemic Coronary Risk Estimation (SCORE). I principali algoritmi utilizzati per la valutazione del rischio CV sono Framingham Risk Score (USA), SCORE (Europa), QRISK (UK), ASSIGN (Scozia) e CUORE (Italia).

Nella fascia di età 35-69 anni, sono risultati a rischio elevato (≥5% SCORE, ≥20% CUORE) l’8.5% degli uomini e l’1.1% delle donne. Per la realizzazione delle ricette è necessario utilizzare almeno n.1 ingrediente appartenente ad una delle seguenti categorie di alimenti: frutta fresca, frutta secca, cereali, verdura, legumi, pesce. Ma cosa possiamo fare concretamente per tenere bassi i livelli di colesterolo? I principali componenti della dieta che innalzano i livelli plasmatici delle LDL sono gli acidi grassi saturi, gli acidi grassi trans-monoinsaturi e, in minor misura, il colesterolo; i componenti che abbassano le LDL comprendono gli acidi grassi polinsaturi e, in minor grado, le fibre e le proteine della soia. Lo studio, coordinato dal professor Gaetano Maria De Ferrari, direttore della SC Cardiologia Universitaria della Città della Salute e direttore delle 34° Giornate Cardiologiche Torinesi, ha permesso di evidenziare come i nuovi farmaci - con due sole somministrazioni l’anno - dimezzano i valori di colesterolo nel sangue.

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